Le buone pratiche

Per “buone pratiche” intendiamo quelle esperienze di Alternanza Scuola Lavoro più significative e di maggior successo.
Queste possono costituire un positivo punto di riferimento, e a volte un vero proprio benchmark, per le scuole che vogliono innovare o migliorare i propri progetti. È utile tenerle presenti come, d’altra parte, occorre prestare attenzione anche ai casi di esperienze negative, al fine di evitare errori.

Daremo visibilità alle esperienze di Alternanza Scuola Lavoro delle scuole e delle aziende, in modo da costituire nel tempo una Banca Dati di quelle più significative.
Invitiamo anche a inviarci le vostre esperienze scrivendo a 
redazione@tuttoalternanza.it.

Segnaliamo che le Linee Guida del Miur dedicano un paragrafo alle buone pratiche, presentando, come esempio significativo, il progetto DESI (Dual Education System Italy), avviato in Emilia Romagna nel settore della meccanica e meccatronica, e le iniziative promosse dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA), anche attraverso la promozione di stage e tirocini, consultabili al seguente link: http://www.ago.camcom.it/.

Tra i progetti che hanno recentemente ottenuto un riconoscimento formale ne vengono indicati due:

Si consiglia di rivolgersi sempre alle locali Camere di commercio per avere informazioni più dettagliate sulle iniziative in corso.

Altre esperienze territoriali citate dal documento del Miur sono la Bottega-scuola, la Scuola-impresa, che possono costituire un punto di riferimento anche per le l’ASL.

BOTTEGA SCUOLA

La Bottega Scuola valorizza i mestieri tipici di settori artigianali di eccellenza del Made in Italy.

Il progetto scuola lavoro Bottega Scuola è sostenuto dalle associazioni imprenditoriali CNA, Casartigiani e Confartigianato, impegnate nella valorizzazione del patrimonio di saperi e competenze che sono alla base dell’artigianato di qualità.

SCUOLA IMPRESA

Le esperienze di Scuola impresa si sono sviluppate soprattutto in alcuni indirizzi dell’istruzione tecnica e professionale, che già oggi possono commercializzare beni o servizi prodotti durante le attività didattiche. È il caso delle scuole che hanno costituito un’impresa formativa strumentale, come le aziende agrarie annesse agli istituti tecnici e professionali agrari o i ristoranti didattici attivati da alcuni istituti alberghieri.

In questo caso i giovani non simulano ma realizzano esperienze reali di lavoro in un’azienda che opera sul mercato vendendo i prodotti secondo regole previste per legge e reinvestendo gli utili nell’attività di impresa, anche se con finalità prioritariamente didattiche.

INDIRE

L’INDIRE ha realizzato una Banca Dati Alternanza Scuola Lavoro contenente oltre 10.000 materiali didattici inseriti direttamente dalle scuole nell’ambito delle attività di monitoraggio che l’Agenzia conduce su incarico del Ministero della Pubblica Istruzione dall’anno 2006.

I materiali didattici afferiscono a diverse tipologie: accordi, progetti, misure di accompagnamento, attività didattiche, valutazione, stage, visite guidate, placement, esercitazioni pratiche, formazione a distanza, valutazione, attestazione e certificazione.

La consultazione della Banca Dati Indire è accessibile a tutti, ma occorre registrarsi. Le scuole che hanno realizzato le attività di monitoraggio possono servirsi delle chiavi di accesso utilizzate per l’inserimento dei dati.