Da quest’anno, per la prima volta, con il diploma di maturità è stato consegnato anche il “passaporto” Ue delle competenze, come previsto dall’ordinanza relativa agli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione firmata dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
Anche quest’anno la commissione, nella predisposizione della terza prova, ha tenuto conto, ai fini dell’accertamento delle competenze, abilità e conoscenze, anche delle esperienze condotte in alternanza scuola lavoro, stage e tirocinio, e della disciplina non linguistica insegnata tramite la metodologia Clil. Il colloquio è partito in molti casi dalle esperienze condotte in alternanza o in tirocinio.
Novità del 2016 è stata la consegna ai neodiplomati, insieme al diploma, del Supplemento Europass al Certificato, un documento diffuso e riconosciuto dall’Unione Europea che descrive le competenze degli studenti e le attività professionali cui possono accedere. I Supplementi, diversi per ciascun indirizzo di studio ed elaborati per l’Italia dal Miur e dal Centro Nazionale Europass presso l’Isfol, favoriranno la mobilità per motivi di studio o di lavoro anche al di fuori dell’Italia. Non sostituiscono il titolo di studio o la certificazione delle competenze, ma – ha spiegato il ministero – renderanno il percorso di studio più chiaro e il diploma finale più comprensibile e più spendibile nel mondo del lavoro.