Soft skills, cosa sono e come inserirle nella tua programmazione didattica

Precisione, resistenza allo stress, problem solving. Sono solo alcune delle famose soft skills tanto ricercate oggi in ambito lavorativo. Si tratta di competenze trasversali che è necessario avere per affrontare con successo il mondo del lavoro e che, proprio per questo motivo, fanno tanto parlare gli insegnanti impegnati a preparare gli studenti al loro primo e vero sguardo sul lavoro.

Le soft skills di efficacia personale sviluppano doti come la creatività e l’equilibrio, fattori fondamentali in ambito lavorativo e necessarie per la risoluzione di problemi anche in caso di mansioni statiche.

Le competenze in ambito relazionale accrescono la capacità di lavorare in gruppo e di cooperare per il raggiungimento degli obiettivi. Tra queste, l’etica e la tolleranza permettono di gestire lo stress causato da relazioni disfunzionali e di adottare comportamenti adeguati a norme e valori condivisi.
Un altro aspetto determinante è la capacità di prendere decisioni e di negoziare, che migliora grazie allo sviluppo di flessibilità, ascolto empatico e distacco razionale.

Le competenze orientate alla realizzazione di sé, invece, riguardano soprattutto la capacità di valutazione, da cui deriva la selezione, la corretta gestione e la valorizzazione delle informazioni. Secondo AlmaLaurea le soft skills sono 14, nello specifico:

1. Autonomia

Capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse.

2. Fiducia in sé stessi

È la consapevolezza del proprio valore, delle proprie capacità e delle proprie idee al di là delle opinioni degli altri.

3. Flessibilità/Adattabilità

Sapersi adattare a contesti lavorativi mutevoli, essere aperti alle novità e disponibili a collaborare con persone con punti di vista anche diversi dal proprio.

4. Resistenza allo stress

Capacità di reagire positivamente alla pressione lavorativa mantenendo il controllo, rimanendo focalizzati sulle priorità e di non trasferire su altri le proprie eventuali tensioni.

5. Capacità di pianificare ed organizzare

Capacità di realizzare idee, identificando obiettivi e priorità e, tenendo conto del tempo a disposizione, pianificarne il processo, organizzandone le risorse.

6. Precisione/Attenzione ai dettagli

È l’attitudine ad essere accurati, diligenti ed attenti a ciò che si fa, curandone i particolari ed i dettagli verso il risultato finale.

7. Apprendere in maniera continuativa

È la capacità di riconoscere le proprie lacune ed aree di miglioramento, attivandosi per acquisire e migliorare sempre più le proprie conoscenze e competenze.

8. Conseguire obiettivi

È l’impegno, la capacità, la determinazione che si mette nel conseguire gli obiettivi assegnati e, se possibile, superarli.

9. Gestire le informazioni

Abilità nell’acquisire, organizzare e riformulare efficacemente dati e conoscenze provenienti da fonti diverse, verso un obiettivo definito.

10. Essere intraprendente/Spirito d’iniziativa

Capacità di sviluppare idee e saperle organizzare in progetti per i quali si persegue la realizzazione, correndo anche rischi per riuscirci.

11. Capacità comunicativa

Capacità di trasmettere e condividere in modo chiaro e sintetico idee ed informazioni con tutti i propri interlocutori, di ascoltarli e di confrontarsi con loro efficacemente.

12. Problem Solving

È un approccio al lavoro che, identificandone le priorità e le criticità, permette di individuare le possibili migliori soluzioni ai problemi.

13. Team work

Disponibilità a lavorare e collaborare con gli altri, avendo il desiderio di costruire relazioni positive tese al raggiungimento del compito assegnato.

14. Leadership

L’innata capacità di condurre, motivare e trascinare gli altri verso mete e obiettivi ambiziosi, creando consenso e fiducia.

Diciamolo però francamente: la nostra scuola, con programmi didattici molto ricchi, verifiche continue e interrogazioni frequenti, presenta una una struttura piuttosto rigida e non sviluppa particolarmente le competenze trasversali nei ragazzi, che invece sono fondamentali per affrontare con successo il mondo del lavoro e non solo.

Ecco che in questo senso viene in aiuto TuttoAlternanza.it, il portale nato dalla partnership tra Tuttoscuola e Civicamente e che ha l’obiettivo di accompagnare gli studenti verso il successo formativo, attraverso approfondimenti su tematiche di grande attualità. Cosa sono le soft skills? Come promuoverle nei contesti scolastici e di vita quotidiana? Perché sono tanto importanti nella realtà lavorativa contemporanea? TuttoAlternanza.it permette di rispondere a queste domande grazie a docenti e ricercatori dell’università telematica IUL (Italian University Line) promossa da Indire e Università degli studi di Firenze.

Come inserire le soft skills nella programmazione didattica?

Sappiamo bene che a scuola il tempo non è mai abbastanza, ma la soluzione è semplice: promuovere le soft skills all’interno del monte orario dell’Alternanza Scuola Lavoro. Per farlo con facilità, TuttoAlternanza.it propone fra le sue soluzioni PRONTI AL LAVORO!, ambienti digitali di apprendimento grazie ai quali gli studenti non rischieranno più di arrivare presso la struttura ospitante impreparati, ma formati a un corretto inserimento sul lavoro.

Uno dei percorsi di PRONTI AL LAVORO! riguarda proprio le soft skills. Il corso delinea una panoramica di queste competenze, fornendo alcuni strumenti per identificarle e migliorarle. Le lezioni sono curate da IUL che verifica e valuta il lavoro dei ragazzi. Di seguito l’offerta formativa proposta:

Unità didattica 1: Skills di efficacia personale
Video lezione
– Materiali di supporto

Unità didattica 2: Skills relazionali e di servizio
– Video lezione
– Materiali di supporto

Unità didattica 3: Skills relative a impatto e influenza
– Video lezione
– Materiali di supporto

Unità didattica 4: Skills orientate alla realizzazione
– Video lezione
– Materiali di supporto

Unità didattica 5: Skills cognitive
– Video lezione
– Materiali di supporto

Attività e test finale.

Quali sono i carichi di lavoro per il docente?

Leggerissimi: può avvalersi pienamente della piattaforma nella quale sono già infierite le lezioni e le attività proposte agli studenti. Con un lavoro minimo del docente, agli alunni verrà assicurato un percorso di qualità e certificato dall’Università

Quali soft skills vengono approfondite nel percorso di PRONTI AL LAVORO! ?

Come abbiamo visto precedentemente, in ambito internazionale sono moltissime le soft skills individuate da docenti ed esperti in materia. La lista, in continua evoluzione, presenta competenze trasversali ritenute indispensabili per entrare nel mondo del lavoro. La proposta di TuttoAlternanza.it presenta e approfondisce le seguenti soft skills:

  • Skills di efficacia personale – relative alla capacità degli alunni di autoefficacia ed auto efficienza.
  • Skills relazionali e di servizio– relative alla capacità degli alunni di entrare in empatia reciproca e sviluppare relazioni significative
  • Skills relative a impatto e influenza- che rimandano alla dimensione organizzativa e lo sviluppo di leadership
  • Skills orientate alla realizzazione– relative alla capacità degli alunni di iniziare e portare a termine un lavoro, anche complesso
  • Skills cognitive– relative allo sviluppo di capacità cognitive complesse da parte degli alunni

Ognuna delle competenze è presentata attraverso delle video lezioni, dei materiali di apprendimento e il modulo presente delle attività conclusive per promuovere maggiormente il protagonismo degli alunni.

Scopri il percorso Soft Skills di PRONTI AL LAVORO!

Scopri tutti gli ambienti digitali di apprendimento di PRONTI AL LAVORO!

Confindustria lancia il bollino blu per l’Alternanza Scuola Lavoro

Bollino Blu

Confindustria lancerà a giugno un “bollino blu”, per riconoscere la “qualità” di quelle imprese “che si distinguono nell’Alternanza Scuola Lavoro” e “mi piacerebbe che il Ministero lo riconoscesse”. Lo ha affermato Giovanni Brugnoli, vice presidente di Confindustria per il Capitale umano, in occasione di un incontro con la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, organizzato a Milano nella sede di Assolombarda, spiegando che l’idea del bollino blu di qualità punta anche a coinvolgere più imprese nel progetto.

Il bollino blu

Brugnoli ha aggiunto che “Confindustria crede molto nell’Alternanza e sosterrà le iniziative volte a una più alta partecipazione delle imprese”. Inoltre, ha continuato, “Confindustria si impegna a costruire con le imprese un rapporto con le scuole” con l’obiettivo di “contagiare le imprese più piccole con le esperienze positive”. In questo ambito, l’associazione si propone anche per partecipare “alla cabina di regia” sull’alternanza scuola-lavoro. La ministra Fedeli, sulla questione bollino, ha frenato riguardo al coinvolgimento del ministero. “È un elemento di stimolo”, ha sottolineato, anche se, ha aggiunto “lo trovo complicato: vediamo come dare visibilità al bollino blu ma credo che sia una cosa più interna a Confindustria”.

A scuola d’impresa, ecco perché investire sull’Alternanza Scuola Lavoro

Valentina Aprea

Piace agli insegnanti e pure ai ragazzi. L’Alternanza Scuola Lavoro è una grande risorsa sulla quale puntare. Permette agli studenti di capire come funziona il mondo del lavoro, li prende per mano e li guida per favorirne l’inserimento non appena conclusi gli studi. Una sorta di ponte tra la scuola e il lavoro. E proprio questo “ponte” è stato il tema centrale del convegno che ieri, 22 febbraio, si è svolto a Montecitorio. Parliamo di “A scuola d’impresa”, un evento fortemente voluto e organizzato da Elena Centemero e Renata Polverini e al quale è intervenuto anche il direttore di Tuttoscuola, Giovanni Vinciguerra.

Abbiamo bisogno di un’occasione per ascoltare chi si occupa della scuola, chi cerca di collegarla al mondo del lavoro e chi ne vive i problemi – ha detto la Polverini aprendo il convegno –  A oggi, considerando il tasso di occupazione giovanile, bisogna imporsi una riflessione seria”.

E ad aiutare questa riflessione ci ha pensato Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, mostrando i risultati di un metodo che funziona, quello applicato dalla Regione Lombardia alla formazione e all’istruzione professionale. I numeri parlano chiaro, così come le storie raccontate. Storie di ragazzi che hanno sperimentato sulla loro pelle il buon funzionamento del sistema: “Tutto questo è la dimostrazione che buone leggi possono produrre buoni risultati – dichiara l’assessore – Ma dobbiamo fare molta attenzione a prolungare i percorsi di studio. I nostri 13 anni di istruzione non ce li possiamo più permettere. Abbiamo deciso che in Italia tra i 20 e i 30 anni si studia, ma altrove si produce e si cambia il mondo. Qui a 30 anni troppi ragazzi non hanno ancora mai firmato un contratto di lavoro, sono fuori. La formazione professionale deve essere rivalutata nel nostro Paese. Dobbiamo imparare a portare i nostri ragazzi a lavorare molto presto”. 

Ed ecco che in quest’ottica un ruolo chiave non può che svolgerlo l’Alternanza Scuola Lavoro. “È un elemento innovativo molto importante, averla messa al centro del curricolo è stata un’idea lungimirante” dichiara il direttore di Tuttoscuola, Giovanni Vinciguerra. “Certo – aggiunge – Non si può fare una buona Alternanza Scuola Lavoro se i docenti non sono preparati o se nel territorio di molte scuola ancora non esiste un settore produttivo capace di rispondere alle esigenze delle scuole”.

Proprio con lo scopo di risolvere questo tipo di problemi nasce TuttoAlternanza.it, presentata dallo stesso Vinciguerra nel corso del convegno a Montecitorio. TuttoAlternanza è portale che offre soluzioni innovative e di qualità per ASL e che collabora con l’Università IUL, promossa da INDIRE.

Tra le soluzioni proposte, TuttoAlternanza offre agli studenti una grande novità, la possibilità di vivere una vera esperienza di giornalismo. Insieme ai loro “colleghi” studenti di tutta Italia, verranno guidati dalla redazione di Tuttoscuola grazie al progetto GIORNALISTI IN ALTERNANZAOgni classe diventerà per alcune settimane una redazione locale di Tuttoscuola, in contatto con quella centrale di Roma, e sarà parte di una squadra che realizzerà un’importante inchiesta giornalistica sul campo, sia a livello nazionale, sia sulla realtà del proprio territorio (che presenterà localmente). La prima indagine riguarderà la diversità nella scuola italiana (religiosa, etnica, di genere, di abilità/dis-abilità, etc). Il progetto si rivolge agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie superiori di tutti gli indirizzi. Particolarmente indicato per i Licei. I ragazzi parteciperanno a percorsi ASL di 70 ore, che verranno certificate.

Vuoi saperne di più su GIORNALISTI IN ALTERNANZA? Clicca qui

Tuttoalternanza.it è un’iniziativa che viene incontro in maniera efficace alle esigenze delle scuole”  ha dichiarato Elena Centemero. “L’Alternanza Scuola Lavoro è sempre stata centrale nelle scelte politiche di Forza Italia – ha poi aggiunto –  Oggi, al secondo anno di attuazione delle nuove norme, è necessario valutare cosa ha funzionato e cosa no dopo la ‘Buona Scuola’, nella consapevolezza che le finalità e gli obiettivi dell’Alternanza non possono essere gli stessi per tutte le scuole superiori. Va valorizzata la funzione orientativa dei percorsi di Alternanza. E nel nostro programma prevederemo l’implementazione del modello duale, sulla base dell’esperienza lombarda, per l’istruzione e la formazione professionale. È necessario far coincidere le necessità del mondo del lavoro con la formazione offerta a scuola, per questo Forza Italia è pronta ad ascoltare le proposte delle scuole e delle imprese”.